Nuovo Regolamento ascensori 2017: in vigore dal 17 marzo 2017 le nuove regole e le procedure per la sicurezza e l’esercizio
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 62 del 15 marzo 2017) il decreto 10 gennaio 2017, n. 23 recante Regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, per l’attuazione della direttiva 2014/33/UE relativa agli ascensori ed ai componenti di sicurezza degli ascensori nonché per l’esercizio degli ascensori.
Il nuovo Regolamento ascensori 2017 apporta, quindi, modifiche al dpr 30 aprile 1999, n. 162, in attuazione della direttiva 2014/33/UE relativa agli ascensori, ai componenti di sicurezza degli ascensori e al loro esercizio.
Decreto ascensori 2017, a chi si applica
Il regolamento si applica:
- agli ascensori, intesi come prodotti finiti e installati in modo permanente in edifici o costruzioni
- ai componenti di sicurezza per ascensori, prodotti da un fabbricante nell’Unione europea oppure importati da un Paese terzo
Sono esclusi, invece, gli ascensori inseriti in contesti particolari come:
- gli ascensori da cantiere
- gli impianti a fune
- gli ascensori progettati a fini militari
- gli ascensori usati nelle miniere
- ecc.
Il decreto 10 gennaio 2017, n. 23 è costituito da 5 articoli; in particolare l’art. 1 introduce modifiche al dpr 30 aprile 1999, n. 162, per l’attuazione della direttiva 2014/33/UE:
- aggiorna le norme sulla messa a disposizione sul mercato e messa in servizio degli ascensori nonché i requisiti essenziali di salute e sicurezza
- aggiunge nuovi articoli con gli obblighi di installatori, fabbricanti, rappresentanti, importatori, distributori, operatori economici
- aggiorna le disposizioni in materia di presunzione di conformità per gli ascensori ed i loro componenti di sicurezza
- modifica le procedure che gli operatori privati devono seguire in materia di valutazione della conformità di ascensori e componenti per la dichiarazione di conformità UE
- detta le regole per l’apposizione della marcatura CE
- individua nel Ministero dello sviluppo economico unitamente al Ministero del lavoro e delle politiche sociali l’autorità competente per le funzioni di vigilanza sul mercato
- reca nuove disposizioni
- sulle procedure a livello nazionale per gli ascensori e i loro componenti di sicurezza che presentano rischi
- sulla procedura di salvaguardia dell’Unione
- sulle procedure da adottare per gli ascensori e componenti conformi che presentano rischi
- sulle procedure nei casi di non conformità formale
- conferma il Ministero dello sviluppo economico come autorità di notifica
- prevede, per la valutazione degli organismi di certificazione, il ricorso all’organismo unico nazionale di accreditamento, Accredia
Decreto ascensori 2017, i contenuti
Il regolamento contiene le nuove disposizioni sugli adempimenti per i nuovi ascensori, in grado di garantire un elevato livello di protezione della salute e della sicurezza delle persone e dei beni:
Ecco le principali novità:
- non prevede l’obbligo di adeguamento per ascensori installati prima dell’entrata in vigore del dpr 162/1999
- non è confermata la norma sulla commissione d’esami per l’abilitazione dei manutentori
- tiene conto delle innovazioni in materia di accreditamento degli organismi di valutazione della conformità, di vigilanza e controllo del mercato per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti, di principi generali della marcatura CE e di stato compatibile
- sono previsti nuovi obblighi per installatori, fabbricanti, importatori e distributori; ad esempio:
- gli installatori devono conservare tutta la documentazione tecnica che dimostri la conformità dell’ascensore
- i fabbricanti devono garantire che i componenti di sicurezza siano conformi
- i fabbricanti nel caso di difformità dei componenti devono prevedere il ritiro del componente
- gli eventuali lavori per problematiche evidenziate dai controlli su precisione di fermata e livellamento tra ascensore e piano d’arrivo possano solo essere suggeriti dai manutentori; sarà scelta del condominio eseguirli o meno
- la conformità spetta al fabbricante